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Allattamento per il neonato, la dieta per l'adulto.
La nutrizione come esperienza primaria
L'alimentazione svolge un ruolo importante nelle prime fasi
della vita e per lo sviluppo successivo. Nell'allattamento il
bambino sperimenta il primo sollievo al disagio corporeo.
Saziarsi produce un sentimento di sicurezza e di benessere
diffuso, il contatto con la pelle della madre offre la piacevole
sensazione di essere amato. Durante l'allattamento al seno, il
piccolo prova sensazioni di piacere nella bocca, sulla lingua e
sulle labbra. In seguito tenterà di riprodurre queste sensazioni
succhiandosi il pollice. La sazietà, la sicurezza e sentirsi
amato sono sensazioni non separabili tra loro nelle prime
esperienze di vita. Per quanto possibile, l'allattamento
dovrebbe rappresentare un esperienza piacevole per il cucciolo
d'uomo, in modo da evitare tensioni permanenti nella relazione
madre/bambino. Si tratta di considerare l'"allattamento a
domanda", quale base per fare sperimentare al neonato il senso
di libertà nello scegliere gli orari delle poppate nei primi
mesi di vita. Il bambino dovrebbe stabilire anche la quantità di
cibo, occorre evitare ogni tentativo di forzarlo, le quantità
andranno modificate rispetto i ritmi naturali del bambino
unicamente su ordine del medico. Non bisognerebbe mai svegliare
i bambini per nutrirli. I bambini alimentati con questa
sensibilità assumono spontaneamente un ritmo di sonno e di
dormiveglia. Solo dopo il quarto mese il bambino è in grado di
sopportare una breve attesa, gioca anche da solo,
Orazio Gentileschi. Madonna con Bambino osserva,
ascolta; questo è il momento più sicuro per farlo adattare ad
uno schema di orari.
Anticipare lo schema di orari significa non soddisfare i
desideri del bambino riguardanti il cibo e la protezione, con la
conseguenza di indurre un disagio che si esprime con pianto
parossistico, accessi nervosi, irrequietezza, disturbi del sonno
e della digestione. In seguito, i neonati frustrati chiederanno
più attenzione alla madre di quelli il cui pianto ha ricevuto
risposta e soddisfazione immediata. Si costruiranno le basi per
la struttura di una
difesa
caratteriale tendente alla richiesta ad oltranza ed alla
voracità, all'invidia e alla gelosia. le
difese caratteriali
accompagnano l'individuo per l'intera esistenza,
l'energia investita nella difesa caratteriale e quindi
disfunzionale rispetto la vita sociale, sarà proporzionale anche
all'intensità dei traumi cumulativi patiti. Si tratta di un
modello di comportamento in risposta ad una relazione disturbata
con la madre.
La relazione tra madre e bambino è assai più
importante del metodo di alimentazione.
Elementi disturbanti:
insufficiente attenzione e delicatezza, disattenzione,
alimentazione frettolosa, avviano il primo sentimento di rabbia
verso la madre, sentimento che il bambino non è in grado di
esprimere ed elaborare in modo integrato, lo può soltanto rimuovere.
Queste emozioni conflittuali provocano reazioni vegetative.
L'organismo è pronto a ricevere cibo, tuttavia l'inconscio del
bambino respinge la madre. Le conseguenze sono crampi allo
stomaco e vomito, come prima manifestazione psicosomatica di un
successivo sviluppo nevrotico.
Le ricerche di Spitz (1945-46) hanno dimostrato che
un'alimentazione adeguata del lattante, strettamente aderente a
principi igienici corretti ma data senza affetto, è totalmente
carente. Spitz eseguì ricerche su bambini allevati in un
istituto dove la scarsità d personale era causa di mancanza di
amore e di attenzione, benché dal punto di vista igienico e
biologico venisse fornito regolarmente e adeguatamente tutto il
necessario. Un quarto dei bambini che rimasero in questa
situazione per oltre cinque mesi morì per disturbi
dell'alimentazione; gli altri mostravano gravi danni fisici e
mentali che in molti casi rimasero evidenti per anni; Spitz fece
l'interessante scoperta che aumentando il personale, in modo che
ciascun bambino potesse essere tenuto in braccio da
un'infermiera sorridente durante la poppata dal biberon, tali
disturbi non si manifestavano e quelli già presenti scomparivano, purchè non si fossero presentati da più di cinque mesi. Una
simile osservazione fu fatta da Hufeland nel 1978. Nel suo
libro: "L'arte di prolungare la vita" afferma che dei 7000
bambini portati ogni anno al brefotrofio di Parigi, soltanto 180
erano vivi dieci anni dopo. Egli riteneva che il motivo di
questo elevato tasso di mortalità fosse in parte dovuto alla
separazione dei bambini dalla madre e al trattamento senza amore
che ricevevano nell'istituto. (B. Luban - Plozza W. Poldinger F. Kroger, Il malato psicosomatico e la sua cura, Astrolabio, Roma,
1992, parte II° - pag. 64)
L'alimentazione del neonato non è semplicemente una questione
di metabolismo, è inscindibile da sentimenti di sicurezza, di
amore e di cura; oppure a sentimenti negativi, come abbiamo
osservato.
Il cibo e la nutrizione nell'inconscio sono
indissolubilmente associati al bisogno di cura e di affetto,
Alimentarsi senza amore produce un insoddisfazione che può
danneggiare la nostra salute.
LA DIETA PER GLI ADULTI Nel prescrivere una dieta, il
medico deve tener conto di questi fattori primari quando chiede
al paziente di abbandonare certe abitudini alimentari, che
potrebbero rappresentare i pochi piaceri della sua vita. Una
persona che deve ridurre i propri pasti o seguire una dieta
particolare spesso si sente "sminuita" e privata di una vita
piena, soprattutto quando la pienezza deve compensare il vuoto
interiore che si è formato nei primi periodi della vita ed è
quindi inconscio. In questo caso non esistono spiegazioni
razionali, la ferita è riferita ad un periodo pre-verbale
dell'esistenza umana. Senza un aiuto psicologico o/e
psicoterapico anche la dieta
più corretta ed equilibrata potrebbe avere un effetto
sfavorevole. E' importante spiegare al paziente in modo calmo,
empatico ed esauriente perché si chiedono tali sacrifici; i
migliori risultati si ottengono suscitando il suo entusiasmo per
l'obiettivo desiderato. E' molto importante associare una
psicoterapia personale nelle prime fasi di un periodo di
cambiamento delle proprie abitudini alimentari.
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale - cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale psicoterapia di coppia
- meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti,
conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo
- di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
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- la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali
per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia - inchioda l'individuo,
tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di
lui
problemi caratteriali, relazionali - bisogno di intimità
e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi
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