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il patto coniugale
Nella nostra epoca il matrimonio non rappresenta più un’alleanza
tra famiglie, ma diventa una questione di autorealizzazione
espressiva personale tra due individui che si scelgono.
L'attenzione è rivolata alla coppia e alla sua relazione. La
relazione si fonda su un patto fiduciario tra le due persone in
cui si dà risalto all’intimità tra i partner. L’intimità diventa
struttura fondamentale della vita insieme (convivenza,
matrimonio). Per intimità si
intende la capacità di ciascuno dei partner di
manifestare
all’altro ciò che prova, pensa e sente, aspettandosi di ricevere
empatia, comprensione, condivisione e sostegno.
La costruzione del patto fiduciario (o patto coniugale) genera,
sviluppa e organizza la relazione.
Come si fonda il patto coniugale:
- Attraverso la costruzione della realtà condivisa (vivere
insieme significa condividere il tempo, le emozioni, le
esperienze, la gioia, i dolori e le incomprensioni fisiologiche
con un approccio dinamico ed empatico);
- Mediante un sistema di credenze condiviso (le credenze quali informazioni coscienti ed inconsce che abbiamo accettato per vere, che formano la struttura della nostra personalità e costituiscono la base del nostro comportamento e
della nostra etica);
- Con una costante coscienza della realtà e la pianificazione del futuro
(il progetto di vita insieme).
Gli elementi costitutivi del patto coniugale sono:
La comune attrattiva, che consiste in una forte sensazione di
essere attratti da un'altra persona per le sue caratteristiche
fisiche e sessuali; è uno degli elementi centrali dell'amore
passionale; rappresenta un importante catalizzatore
dell'innamoramento, ma non necessariamente è la molla del
coinvolgimento affettivo. Ciò che è attraente fisicamente non è
universale e soprattutto ciò che viene considerato attraente è
diverso per gli uomini e per le donne. Nella valutazione della
bellezza troviamo fattori biologici, culturali e psicologici.
L'attrazione fisica tra le persone viene segnalata soprattutto
attraverso una serie di messaggi non verbali: quanto si dice
parlando è meno importante di come lo si comunica.
- La consensualità,
intesa come
conformità di voleri e di opinioni, si traduce nella
approvazione reciproca dei coniugi;
- la consapevolezza,
coscienti e informati riguardo i valori
condivisi. Valori morali che ispirano la condotta e quindi suscettibili di valutazione e di giudizio.
Nella coppia: "lui è consapevole dei valori di lei, lei è
consapevole dei valori di lui e insieme si crea il sistema di
valori della coppia.
- L’impegno a rispettare il patto stesso.
Richiede nel tempo
una comunicazione sincera, simmetrica e complementare, libera
dalla paura del giudizio dell'altro sui propri punti di vista, e
sulle proprie opinioni, che possono adeguarsi e quindi cambiare,
in funzione al livello di maturità individuale e della
coppia.
- la delineazione di un fine.
Inteso come il risultato a cui mira la coppia.
Ad esempio: "diventare ricchi lavorando tanto, gioire di
quello che si ha e dedicarsi ad attività nel tempo libero,
avere figli e amarli, invecchiare insieme mano nella mano".
Il patto coniugale si colloca tra la dichiarazione di impegno
(fedeltà al legame nella gioia e nel dolore, nella salute e
nella malattia) e la presenza di una dimensione inconsapevole. In esso si articolano:
Un patto coniugale dichiarato (ESPLICITO) e un patto coniugale segreto (INCONSAPEVOLE).
Il patto dichiarato è una dichiarazione di impegno nella relazione, formulata
esplicitamente e pubblicamente (la formula è recitata durante la
celebrazione del matrimonio), richiama la valenza etica di
vincolo reciproco ed è in una promessa di fedeltà nella gioia e nel
dolore, nella salute e nella malattia.
Il patto segreto non è comunicato e si trova racchiuso
in una linea di confine tra il conscio e l'inconscio di ogni
appartenente alla coppia, recita: "io sposo in te questo e tu sposi in me quest’altro".
Il patto segreto è un intreccio inconsapevole, su base
affettiva, della scelta reciproca, può essere definito un incastro di bisogni, desideri, paure,
speranze che i coniugi si aspettano di ottenere nel rapporto di
coppia. La natura del patto segreto trova origine nella storia pregressa dei
partner e ai modelli genitoriali assorbiti da ognuno di loro. Nessuna coppia inizia un rapporto a partire da zero; ciascun
individuo ha un sistema di credenze e aspettative nei confronti
del matrimonio che si è strutturato a partire dalle esperienze
nella famiglia d'origine e da altre esperienze personali matrimoniali e di
coppia, il tutto successivamente miscelato con la cultura di una specifica
società. Il patto segreto può essere: praticabile, impraticabile
o rigido.
Patto segreto praticabile. I partner, attraverso
la loro unione soddisfano
bisogni affettivi reciproci. Il patto praticabile risulta
flessibile, perché può essere riformulato secondo il mutamento
dei bisogni affettivi e delle attese delle persone lungo il
percorso di vita. Il patto segreto praticabile, proprio per la
sua capacità adattativa, può cambiare in funzione alle mutevoli
situazioni del ciclo di vita della famiglia e riesce a
fronteggiare e superare le crisi ed i compiti di sviluppo della
coppia coniugale.
Il patto segreto impraticabile.
Praticamente non esiste un patto segreto, perché l’intesa è nulla e lo
scambio è impossibile. Nel patto impraticabile, l’altro nella
sua realtà e nel suo bisogno non è percepito e il mondo psichico
della coppia è costituito da sfruttamento reciproco sulla base
dei bisogni esclusivamente individuali.
Il patto segreto rigido. Nel patto segreto rigido lo scambio avviene, ma
nell’evoluzione dei bisogni reciproci l’intesa segreta si
consuma. Nel patto rigido quando si è esaurita la soddisfazione di
quella particolare forma di incastro tra i vari bisogni dei
partner, si genera la corrosione del legame. E' il caso di due
coniugi che concentrano tutte le loro risorse ed interessi
nell'educazione di un figlio, trascurando i compiti di sviluppo
sul piano coniugale. Quando il figlio diviene adulto e forma una
sua famiglia lasciando quella di origine, i genitori, che
rigidamente non riescono a riscoprirsi parter, si separano.
La vicissitudine del legame di coppia è la vicissitudine della
confluenza tra i due patti che incontrandosi danno luogo a forme
specifiche di relazioni di coppia (Vittorio Cigoli, Il famigliare. Legami, simboli e transizioni
).
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Mediatore Familiare Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale - cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale psicoterapia di coppia
- meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti,
conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo
- di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico
- è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico
- la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali
per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia - inchioda l'individuo,
tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di
lui
problemi caratteriali, relazionali - bisogno di intimità
e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi
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