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Dott.ssa Manuela Aruta, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche

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La depressione nella selezione del personale

Cap. 4 Possibilità di utilizzo della Teoria Bioenergetica nella Selezione del Personale

4.6.1 La depressione

Esiste un continuum tra la struttura caratteriale orale e la depressione. La depressione, intesa come perdita della forza interna di un organismo, del flusso costante di impulsi e di sentimenti dai centri vitali del corpo fino alla periferia, è un vissuto molto familiare al carattere orale. Il corpo collassato diminuisce la capacità dell’organismo di rispondere attivamente ad avvenimenti ambientali. In un bambino deprivato dell’amore e del sostegno materno la formazione degli impulsi è bruscamente ridotta. Il suo corpo, una volta adulto, sarà dotato di una carica energetica troppo bassa per reagire agli stimoli sia interni che esterni. “Ricordi e pensieri vengono rimossi, impulsi e sensazioni vengono repressi. […] in effetti, la zona del corpo che sarebbe coinvolta nell’espressione dell’impulso è resa relativamente insensibile dalla tensione muscolare cronica che si forma in seguito alla tendenza abituale a trattenersi continuamente. La zona è efficacemente separata dalla coscienza dalla perdita in essa della normale capacità di sentire e di restare impressionata. La desensibilizzazione di parte del corpo ha un effetto sul suo funzionamento generale. Ogni zona che diviene desensibilizzata riduce la vitalità dell’intero organismo. Limita, in certa misura, la motilità naturale del corpo e agisce come elemento limitante nei confronti della funzione della respirazione. In tal modo fa diminuire il livello energetico dell’organismo e indebolisce tutta la formazione degli impulsi” (Lowen, 1972, p. 56-61). Il bambino denutrito e deprivato, non sempre solo di cibo e di cure materiali, ma spesso di amore e di sostegno, ha imparato a trattenere i suoi impulsi a reprimere i suoi bisogni. L’impulso viene bloccato nello strato più profondo del corpo, spinto al di sotto del livello al quale avviene la percezione, diviene così inaccessibile alla coscienza: ricordi e pensieri vengono rimossi, impulsi e sensazioni vengono repressi. In effetti, la zona del corpo che sarebbe coinvolta nell’espressione dell’impulso è resa relativamente insensibile dalla tensione muscolare cronica che si forma in seguito alla tendenza abituale a trattenersi continuamente. La zona è efficacemente separata dalla coscienza dalla perdita in essa della normale capacità di sentire e di restare impressionata. La desensibilizzazione di parte del corpo ha un effetto sul suo funzionamento generale. Ogni zona che diviene desensibilizzata riduce la vitalità dell’intero organismo. Limita, in certa misura, la motilità naturale del corpo e agisce come elemento limitante nei confronti della funzione della respirazione. In tal modo fa diminuire il livello energetico dell’organismo e indebolisce tutta la formazione degli impulsi (Alexander Lowen, 1980). È questo ciò che avviene nel corpo: il bambino impara a reprimere l’espressione dell’impulso diminuendo la propria motilità e bloccando la respirazione. Non si muove e trattiene il respiro smorzando così sensazioni e desideri. Nella fase depressiva in cui spesso si trova l’individuo con carattere orale è persa la fiducia nel fatto che il corpo possa funzionare senza l’aiuto della volontà. Non c’è più energia disponibile a causa dell’asservimento del corpo alle pretese dell’Io. La preoccupazione primaria diventerà quella di ristabilire il primato della volontà e per questo la persona depressa cercherà di ristabilire questo equilibrio a scapito della necessità che il corpo recuperi la propria energia naturale. “La volontà è un meccanismo di emergenza che ha grande valore ai fini della sopravvivenza ma nessun valore ai fini del piacere. Il corpo, di norma, non funziona in base alla forza di volontà, ma in virtù della sua innata forza vitale. Nell’individuo depresso questa forza è stata minata dalla soggezione del corpo all’autorità della volontà e della repressione dei sentimenti in favore dell’immagine dell’ego” (Lowen, 1972, p.83) Il depresso, così come l’orale, pretende che gli altri si accorgano dei suoi impercettibili movimenti interni, senza chiedere direttamente ciò di cui ha bisogno. La mancata risposta dell’ambiente circostante confermerà che il mondo è cattivo e che nessuno è capace di accorgersi del dolore che vive internamente. Il sentimento costante è l’amarezza, quel persistente sapore amaro della sfiducia nei confronti del mondo. L’unico modo per sfuggire da questa sensazione amara sarà quello di rifugiarsi in un mondo ideale, costantemente alla ricerca di ciò che non ha avuto. Inconsapevole del suo atteggiamento sempre troppo richiedente e spesso snervante per gli altri, vivrà ripetutamente il rifiuto e l’ostilità delle persone a lui più vicine. Il bisogno dell’orale è un pozzo senza fondo, un buco nero di cui non si conosce la fine, la sua fame insaziabile lo porta a non trovare mai soddisfazione di quello che ha. L’orale che vive la sua fase depressiva ha bisogno di incontrare qualcuno che sappia tirarlo fuori dal pozzo senza fondo dei suoi bisogni, altrimenti la soluzione sarà: lì non ci entro. La depressione dell’orale è una nebulosa di rabbia che annienta tutto. L’orale si chiude per auto proteggersi, auto nutrirsi e proteggersi anche dalla sua rabbia. È per questo che sotto stress collassa, non riesce a resistere alla pressione e cade in depressione. Nella selezione del personale i candidati con queste caratteristiche sono adatti per ricoprire ruoli dove sono richieste caratteristiche quali: sensibilità, comprensione, empatia e profondo desiderio di aiutare chi soffre. I ritmi di lavoro dovranno prediligere la qualità della relazione piuttosto che la prestazione in termini qualitativi. Possiamo considerare tutte le relazioni di aiuto, assistente sociale, insegnante, insegnante di sostegno, psicologo psicoterapeuta, mediatore familiare e tutti i ruoli professionali che prevedono l’assistenza verso minori, persone deboli e fragili. (Alexander Lowen, 1980).

Dott.ssa Manuela Aruta

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P. Iva 11664040158 Dott. Cosimo Aruta, psicologo, psicoterapeuta, analista bioenergetico CBT, supervisore, mediatore familiare. Studio M.F. Viale Gorizia 6 - 20144 Milano - cell. 347 2593935. Zona Corso Genova, Porta Genova, Piazza Cantore, Darsena, Navigli, XXIV Maggio, De Amicis, Sant'Ambrogio, Papiniano, Solari, Olona, Coni Zugna, Cesare Correnti, Piazza Vetra, Via Torino, Duomo, San Babila, Corso Vittorio Emanuele, Via Larga, Piazza Santo Stefano. Piazza Diaz, Corso Italia, Zona Piazza Sant'ambrogio, Via Edmondo De Amicis, Via Carducci, Via San Vittore, Piazza Cadorna, Castello Sforzesco, Via Dante, Foro Buonaparte, Brera, Via Olona, Viale Papiniano, Via Coni Zugna, Piazza Aquileia, Via Foppa, Via Solari, Piazza Napoli, Via Washington, Via Sardegna, Via Buonarroti, San Siro, City Life, Corso Sempione, Parco Sempione, Piazza Piemonte, Corso Vercelli, Piazza Baracca, Corso di Porta Vercellina, Via Washington, Via Lorenteggio, Via Boccaccio, Piazza Conciliazione, Piazza Cadorna, Castello Sforzesco, Corso sempione, Corso Genova, Porta Genova, Via Cristoforo Colombo, Via Vigevano, Viale Gorizia, Darsena, Piazza XXIV Maggio, Corso di Porta Ticinese, Porta Ludovica, Colonne di San Lorenzo, Via Meda, Via Montegani, Navigli, Alzaia Naviglio Grande, Alzaia Naviglio Pavese, Piazza Carrobbio, Via Torino, Piazza Duomo, Via Orefici, Corso Magenta, Via Boccaccio, Via Vincenzo Monti, Via Meravigli, Piazza Cordusio, Piazza Missori, Corso Italia, Corso di Porta Romana, Via Molino Delle Armi, Via Santa Sofia, via Francesco Sforza Policlinico, Viale Gabriele D'Annunzio, Via San Damiano, Corso di Porta Vittoria, Tribunale, Piazza V Giornate, Corso XXII Marzo, Viale Beatrice D'Este, Corso Venezia, Corso Monforte, Via Senato, Piazza Cavour, Via Fatebenefratelli, Piazza Meda, Viale Bligny, Via Bocconi, Viale Beatrice D'Este, Viale Sabotino. Fermata metropolitana vicina/Fermate metropolitane vicine. Linea Rossa: Inganni, Gambara, Bande Nere, De Angeli, Wagner, Pagano, Conciliazione, Cadorna, Cairoli, Cordusio, Duomo, San Babila, Porta Venezia. Parco Indro Montanelli. Giardini pubblici. Linea Verde: Romolo, Porta Genova, Sant'Agostino, Sant'ambrogio, Cadorna, Lanza, Moscova. Linea Gialla: Porta Romana, Crocetta, Missori, Duomo, Montenapoleone, Turati, Repubblica. Linea Blu: Washington Bolivar, Foppa, Lorenteggio, Via San Michele Del Carso, Sant'ambrogio, De Amicis, Vetra, Santa Sofia, Sforza Policlinico, San Babila, Tricolore, Corso Buenos Aires, Piazzale Loreto. Studio di psicologia, psicoterapia, psicoterapia di coppia, consulenza di coppia. Psicologo a domicilio. *bioenergetica e selezione del personale*
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